1 febbraio 2025 – Riprendo questo tacquino dopo anni di accidia ma diversi viaggi.
Partiamo con qualche perplessità per Genova; non è stato semplice decidere finalmente questo viaggio verso il Portogallo.

Ma finalmente si parte e iniziamo una gelida e piovigginosa traversata su una di quelle che chiamano Grandi Navi Veloci e che ogni volta è più arrugginita e triste. Le operazioni di imbarco hanno sempre il fascino della partenza e del distacco. Staccarsi da terra è un’emozione sempre nuova e invidio la gente di mare che può rinnovarla quasi ogni giorno.

Ad onta di tutto all’arrivo a Barcellona splende il sole e la notte in cabina è stata riposante. Dopo le operazioni di sbarco, queste invece sempre tediose e raffazzonate parcheggiamo il camper vicino al solito outlet di Viladecans, semideserto perchè qui la domenica è ancora festa.

C’è anccora il tempo di bighellonare pigramente fra il Barrio Gotico e la Rambla saltando a piè pari la cattedale dove non si entra perchè si susseguono messe festive.
Il giorno dopo decidiamo per una visita alla Sagrada Famiglia che non avevo mai visitato nei miei passaggi barcellonesi all’insegna dell’esecrato turismo mordi e fuggi.
Il resto della giornata trascorre gironzolando senza meta in metropolitana e tram attorno a Plaza Gloriès de Catalunya con i sui monumenti avveniristici: la torre e il museo del Disseny e il grande mercato coperto dove si vende e compra ogni tipo di ciarpame spacciato per mercato delle pulci.